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Viaggio Mauro
Rubrica di Viaggi

Piccolo racconto fotografico del mio viaggio in Vietnam
di Mauro Cotogno

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Vietnam - Marzo 2016

Arrivati a Ho Chi Minh il 18 Marzo, domani si parte per la prima escursione a "Ben Tre" nel delta del Mekong.

La nostra barca ci aspetta...si parte! 

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Prima fermata. Un'intera famiglia lavora le noci di cocco, quasi una catena di montaggio, chi lo apre, chi lava la polpa e chi raccoglie il guscio per imbarcarlo e portarlo a far diventare carbone. Come dicono qua: "Del cocco non si butta nulla"....Noi lo diciamo del maiale...

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Il Carbunin Vietnamita con la caratteristica " Cuffa"

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Risalendo il fiume ecco una casa e una palafitta

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Un bel giro in gondola

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Pausa pranzo

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Una breve pausa per assaggiare un po' di frutta e ascoltare il loro benvenuto

Rientro a Ho Chi Minh pronti per partire con un volo per Hanoi e trasferirsi subito alla baia di Ha Long, con circa 2000 isolette calcaree e numerose grotte carsiche. Il termine "Ha Long" significa "Dove il drago scende in mare".

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Arrivati ad Ha Long, ci imbarchiamo per un tour di 2 giorni. su una bellissima barca...giornata uggiosa, molto uggiosa ma affascinante. La nostra cabina...bella con terrazzino a prua.

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Case dei pescatori, ma c'è ancora chi vive in barca con il bagno in camera

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Ecco la Baia di Ha Long!

E questa...barca supermarket, vende tutto e di più..la definirei una "bancarella"

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In nostra attesa, penso che la nostra guida meriti due foto

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Arrivati alla grotta di Hang SungSot

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Una buona notte.....

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..e un buongiorno!

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Eccoli i primi venditori del mattino

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Si rientra ad Hanoi per un bel giro al mercato!

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Usi e costumi...molto diversi dai nostri...o forse no..

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...e il pollo lo porto io!

UN ITINERARIO

Viaggiate con i mezzi pubblici quanto e più potete; avrete la possibilità  di organizzare decine di itinerari in questo meraviglioso paese ma indipendentemente da cosa visiterete, sarà il contatto con questa  popolazione, tra le più accoglienti della terra, che renderà  il vostro viaggio indimenticabile.

Il viaggio che segue è stato fatto a settembre 2014 da una normale famiglia composta dai genitori e due figli, l'itinerario. Poiché prevedeva anche la visita della Cambogia, giocoforza, sono state  tralasciate località vietnamite di sicuro interesse, quali le montagne di SAPA, la Zona Demilitarizzata, My Lai - My Son  e la costa di Nha Trang.
 

1 GIORNO  HANOI

La città vecchia è tutta intorno al lago Hoan Kiem.  Nel XIII secolo, 36 corporazioni di mercanti si stabilirono in questa zona. Oggi le 36 strade sono dedicate, ciascuna, ad un tipo particolare di prodotto (Abbigliamento, Ferro, Bambù, Colori ecc.). Il Centro  è  disseminato da ristorantini di strada dove si può gustare il famoso Pho e sorseggiare una fresca Bia Hoi.

E' consigliato passare almeno un paio di giorni ad Hanoi, uno da dedicare alla

città vecchia e l'altro per visitare gli innumerevoli musei, tenete presente che alcuni di essi, come il Mausoleo di Ho Chi Minh, sono aperti solo al mattino.

Si raccomanda di pernottare nella città vecchia.

 

2/3 GIORNO  HALONG BAY

In tutti gli Hotel di Hanoi è possibile acquistare una mini- crociera nella Baia di Halong. I pullman per Bay Chai partono alle 8 del mattino (vi vengono a prendere direttamente in albergo) con arrivo per l'ora di pranzo.

Le crociere variano da 1 a 3 giorni, oppure potete optare per prendere il traghettino per l'isola di Cat Ba e poi organizzare con pescatori locali la vostra "crociera". Tutto dipende dal tempo a vostra disposizione.

Noi abbiamo optato per una crociera di due giorni di costo intermedio su una

Giunca con circa una ventina di ospiti.

Siamo rimasti soddisfatti sia per  il programma che per  l'ottimo e abbondante cibo.

Manda il reportage del tuo viaggio, lo pubblicheremo

  nell' apposito spazio

Le attività sono simili in tutte le crociere e prevedono la navigazione tra le isole, l'utilizzo delle canoe, nuoto, salita a Tip Top Island da dove si ha una bellissima vista sulla baia, visita alle grotte, pesca notturna ai totani, piccolo corso di cucina. Per il primo pomeriggio del secondo giorno di crociera si ritorna a Bay Chai e si riprende il pullman per Hanoi. Da Hanoi, sempre con l'aiuto del portiere dell'albergo, abbiamo preso un pullmann che in 2,5 ore ci ha portato a Nin Binh.

 

4.GIORNO NIN BINH

Abbiamo pernottato al Kinh Do Hotel, lo staff è veramente incredibile, la sera precedente, il direttore, ci è venuto a prendere alla stazione dei bus. In Hotel abbiamo deciso il programma per il giorno dopo. E' un'ottima idea farsi accompagnare da una guida,  risparmierete tempo e potrete vedere paesaggi o mangiare in ristorantini difficilmente individuabili.

Di sicuro interesse è la visita alla pagoda Bich Dong, un sistema di tempi rupestri su cui aleggia un'atmosfera surreale.

Il luogo  più famoso  nei dintorni di Nin Binh è senza dubbio Tam Coc. Dal Villaggio di Van Lam, potete noleggiare un sampan che, per due ore vi condurrà, sul fiume, attraverso un paesaggio di pace idilliaca.

E' consigliato pernottare a Nin Binhper visitare  Tam Coc nel primo mattino, prima che arrivino i pullmann da Hanoi con il loro carico di turisti

Finito il giro in sampan, recatevi alla vicina grotta di Mua da dove, una ripida scalinata di 450 scalini vi porterà all'altare dedicato a Quam Am Da qui, la vista su Tam Coc è semplicemente mozzafiato.

Nelle vicinanze di Tam Coc è interessante visitare  Hoa Lu, antica capitale del Vietnam. La cittadella è andata distrutta ma sono rimasti i due principali templi. Una piccola salita di 20 minuti vi porterà all'altare dedicato all'imperatore Dinh Tien Hoang. Incontrerete sicuramente qualche anziana del posto che, per pochi dong, vi inviterà a partecipare ad un rito Buddista.

Interessante è anche la visitaChau Bai Dinh, un immenso complesso di templi Buddisti, di nuova costruzione, posto a cavallo di una collina.

Dopo l'intensa giornata torniamo in hotel a recuperare i bagaglie  alle 21.00 siamo in stazione.

Il Reunification Express ci aspetta per condurci a Hué.

 

5. GIORNO HUE'

Huè, una delle antiche capitali  del Vietnam, è una cittadina graziosa adagiata sulle sponde del Fiume dei Profumi.

Di sicuro interesse è la visita alla Cittadella Imperiale  che è stata dichiarata patrimonio dell'umanità dall' Unesco nel 1993 e,  nei dintorni, le Tombe Imperiali.

 

6/7 GIORNO HOI HAN

Da Huè, la mattina,  prende il bus di linea  che, in circa 3 ore vi porterà ad Hoi An.

Hoi An è  un gioiellino.  Noleggiate una biciclietta o un motorino e inoltratevi nella campagna e perdetevi tra le risaie. 

Il Vietnam rurale è una meraviglia! andate  sulla spiaggia e gustate dell'ottimo pesce in uno degli innumerevoli ristorantini e poi bighellonate per le  stradine, della città. 

 

8/9 GIORNO HO CHI MINH CITY

Sarete totalmente sopraffatti dal caldo afoso,  dal rombo e dal caos.

Saigon è invasa da migliaia di motociclette, biciclette, risciò e trabiccoli di ogni genere .

Fatevi trascinare dalla sua vivace vita notturna,  godetevi i suoi locali,  gustate il suo ottimo cibo e ammirate il suo patrimonio storico.

Non perdetevi il Museo dei Residuati Bellici (già Museo dei Crimini di Guerra)  e il Palazzo della Riunificazione.

Ad una trentina di km da Saigon, si estende la rete di gallerie di Cu Chi, circa 250 km di tunnel che resero possibili le comunicazioni tra i Vietcong durante la guerra del Vietnam.

Una visita dentro i tunnel è un'esperienza da non perdere .... se non siete troppo "in carne" !!!

 

10/11 GIORNO CAN THO - DELTA DEL MEKONG

Dalla Mien Tay station di Saigon, partono i bus (Puong Trang) per Can Tho, il viaggio dura circa 4/5 ore.

Arrivati a Can Tho andate sul lungo fiume  dove potrete concordare la gita sul Mekong per il

giorno dopo.

Optate, assolutamente, per una barca piccola (4 persone al max); le barche più grandi

potranno andare solamente al mercato principale, e non ai mercati più piccoli ed

interessanti.

Inoltre potrete risalire il Mekong verso Can Tho, utilizzando i canali secondari; chiedete la

possibilità di visitare una fabbrica artigianale di spaghetti di riso e magari mangiate e

rilassatevi presso una Home Stay.

.....  continua in Cambogia

curiosità

7 cose che non sapevo del Vietnam

 

Più che 7 cose potrei scriverci un libro su ciò che non sapevo del Vietnam, ma qui vi lascio quelle che per curiosità e particolarità mi hanno lasciato letteralmente a bocca aperta.

 

Scritto da: Stefania Pozzi

2015/02/05 8:42 AM

www.diquaedila.it/media-kit

 

Più che 7 cose potrei scriverci un libro su ciò che non sapevo del Vietnam, ma qui vi lascio quelle che per curiosità e particolarità mi hanno lasciato letteralmente a bocca aperta.

Culto degli antenati

 

Soprattutto a sud del Vietnam, andando in giro qua e là per campi e risaie,

vi capiterà di trovare delle tombe sparse a piccoli gruppetti, quasi mai veri e propri cimiteri.
Qui, indipendentemente dalla religione (che ammetto, in Vietnam è un discorso assai complicato) si osserva il culto degli antenati.

Ovvero, ogni famiglia usa seppellire i propri antenati davanti alle proprie abitazioni in modo che gli spiriti possano trovare la strada di casa.

Così, passeggiando, vedrete tutte queste tombe in mezzo alle risaie, o in un angolino nelle vicinanze delle abitazioni.

Si tratta di strutture in marmo o in pietra in base a quando è avvenuta la sepoltura. Curiosità della curiosità è che i vietnamiti non usino pregare sulla tomba, infatti questa non viene curata come qui da noi, o pulita dalle sterpaglie, anche perché si dice che agli spiriti non piaccia la luce.

Gli antenati vengono ricordati in casa, luogo sacro dove esiste un vero e proprio altare degli antenati: un enorme mobile in legno antico con le foto dei defunti e qualche offerta.

L’altare degli antenati è la parte più importante dell’abitazione.      

 

Religiosi non dichiarati

 

Leggendo qua e là sulle guide, prima di partire, avevo appreso che in Vietnam circa il 20% della popolazione segue una religione. Soltanto?
In effetti devo ammettere che potendo fare il confronto con la Thailandia,

non è che in Vietnam si vedano ovunque altarini e offerte, fiori ed incenso.

Non ci sono ovunque Buddha sdraiati, in piedi, seduti e nelle millemila posizioni di preghiera. Non tanto quanto in Thailandia, no.

 

 

Pur non essendomi ancora fatta un’idea precisa di come vada in Vietnam

il rapporto con la religione, mi è stato detto da vietnamiti che esistono dei

religiosi non dichiarati. Ovvero coloro che osservano una religione ma che

dichiarano di essere atei per non incorrere in provvedimenti governativi.

A dire il vero non ho ben capito il perché di questo numero oscuro, le spiegazioni fornitemi sono state talvolta fumose e la diversità di lingua è

stata spesso un limite nella comprensione di tali meccanismi.

Mi piacerebbe saperne di più, se qualcuno ne fosse al corrente mi piacerebbe che lo spiegasse nei commenti.

 

 

La raccolta del riso

 

Ogni zona in Vietnam ha le sue regole, ad esempio quello che non sapevo

è che in alcune zone del Vietnam la raccolta del riso avviene due volte l’anno,in altre addirittura tre in base al clima. Ovviamente noi siamo capitati nel periodo in cui tutto il riso è già stato raccolto e in cui le risaie sono vuote, secche e i lavoratori sono intenti a pulire il terreno dalle zolle ormai marce. Per questo, ahimè, non ho potuto godere di scenari da depliant, quelli in cui il verde acceso dei campi abbaglia gli occhi e finisce là solo dove iniziano il cielo e le montagne.

 

Ma lasciatemi dire che tutti questi omini intenti a sbrigare le loro faccende, vedere i loro piedi ammollo per tutta la giornata, con i famosi

cappelli a cono, mi hanno stregato. Giravo in bicicletta con la GoPro attaccata al manubrio e la fotocamera appesa al collo, del tutto fuori luogo ma davvero contenta di essere parte di un quadro mai visto, che neanche il miglior pittore al mondo avrebbe potuto riprodurre in tutta la sua realtà.                                                                                                                           

Una cena senza bere

 

In Vietnam mi è capitato di essere ospite a casa di persone e di sedermia tavola con loro, in questo modo ho potuto osservare meglio le usanze legate al cibo e alla convivialità dei pasti. Tra le cose che mi hanno colpita c’è di sicuro il fatto che durante pranzi e cene ci si limiti a mangiare – cose buonissime ma anche abbastanza piccantine – senza bere neanche un bicchiere di acqua o di the. Il risultato, almeno per noi occidentali, è stato distruttivo: lingua felpata e gola in fiamme. Solo alla fine del pasto, dopo aver sparecchiato, ci è stato portato un bicchiere di acqua gelata (con ancora il ghiaccio dentro). Quando ho potuto riapprezzare il fatto di avere una lingua e delle labbra ho potuto finalmente chiedere perché, e mi è stato detto che non è loro usanza bere a tavola, primo perché solitamente come pietanza c’è sempre qualcosa di brodoso e secondo perché l’acqua gonfia. Inoltre è molto difficile che a tavola si parli troppo, la motivazione è sempre dovuta al gonfiore che provocherebbe l’aria che entra nello stomaco.

L’ora del the conviviale

 

Anche qui in Vietnam adorano il the, lo servono in minuscole tazzine senza manico in porcellana bianca decorata con ghirigori azzurri.

Al centro del tavolo viene posta una teiera custodita in un curioso termos ricavato da una noce di cocco. Il the, che il più delle volte ho notato avere un retrogusto floreale, tipo gelsomino, viene accompagnato da frutta o dolcetti gustosi. Il the non è bevuto per sete e per i vietnamiti è strano vedere noi occidentali prendere una tazza e scolarsela a mo di chupito.

Per loro il the è un importante intermezzo volto a favorire la convivialità. L’infuso va bevuto a piccolissimi sorsi, facendolo scendere in gola solo dopo averlo trattenuto un po' lungo il palato. Solo così si potranno apprezzare tutte e quante le proprietà di questo infuso.

 

 

Motorini

 

Vi siete mai chiesti perché il Vietnam è pieno di motorini?

 

Il perché dei motorini in Vietnam impossibile non chiederselo, soprattutto se avete rischiato la pelle attraversando un qualunque incrocio trafficato di un’arteria di Ho CHi Min o Hanoi.
In Vietnam quasi tutti posseggono un motorino sul quale trasportano davvero di tutto (non abbiate fretta, avrò modo di farvi capire cosa intendo per tutto).Concentrandomi sul perché è non sul cosa, quello che ho saputo facendo qualche domanda è che avere un’auto in Vietnam è molto, ma molto più costoso che in Italia.
Questo perché il governo tassa incredibilmente questi beni, una cosa tipo

il 200%. Dopo aver avuto questa informazione ho capito quanto sia più semplice acquistare un motorino piuttosto che una macchina. E tutto mi è

sembrato più normale, anche il traffico diabolico di Hanoi!

Criminalità zero

 

In Vietnam ho visto zone davvero povere, sia concentrate in grosse metropoli che in paesini sperduti in mezzo alla campagna. La gente passa le proprie giornata per strada e la confusione è davvero innegabile. Eppure non ho mai percepito il pericolo di essere scippata, non sono mai stata avvicinata con intenzioni losche.
Ad Ho Chi Minh ho visto donne fare palestra all’aperto in angoli bui di strade “poco” trafficate. In Vietnam alcuni macchinari che noi troviamo solo in costose palestre sono disponibili nei parchi.

Al sud del Vietnam ho visto poi case lasciate totalmente aperte, con tele accesa anche se nessuno sta guardando. La nostra guida ci ha spiegato che spesso i vietnamiti del sud tengono in casa l’oro, dedicano la loro vita al lavoro e al risparmio. Iniziano con il vivere in umilissime case, senza pavimento, molto simili a baracche per poi costruirsi la casa dei propri sogni.
Il fatto di tenere la televisione accesa, posizionata volontariamente proprio di fronte alla porta d’ingresso starebbe ad indicare la loro ricchezza. Inoltre qui tutti sanno che in casa viene tenuto l’oro, ma le porte non vengono chiuse e nessuno osa entrare nelle abitazioni altrui per rubare.

 

Saluto con il bacio

 

Ho tenuto per ultima questa curiosità perché è anche quella che più in assoluto mi ha fatto letteralmente piegare dal ridere.
Sappiate che in Vietnam non ci si saluta con i bacini guancia a guancia, soprattutto fra uomini e donne appena conosciuti è pressoché impensabile. Va bene, potevamo immaginarcelo. Paese che vai, usanza che trovi. Succede però che ad Hanoi, la prima sera di nostra permanenza in Vietnam, incontriamo la ragazza di Asiatica con la quale abbiamo preso contatti prima di partire.
Posso tranquillamente affermare che lei è abbastanza abituata alle nostre usanze, avendo fatto Erasmus a Napoli, però quando a fine serata abbiamo salutato lei e le amiche, Valerio si è lasciato scappare i tre bacini, con il risultato che una di queste ha sfregato il naso sulla sua guancia.
Vi lascio immaginare l’imbarazzo!
Ho scoperto solo giorni dopo che qui usa così, sfregare guancia e naso, e lo si fa soprattutto fra anziani e fra parenti!

 

 

L'Associazione Italia Vietnam, ringrazia Stefania Pozzi.

 

Tombe vietnamite degli antenati

Vietnamiti in preghiera

Bimba in preghiera

Donna vietnamita nelle risaie

Termos vietnamita

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