
Manda il reportage del tuo viaggio, lo pubblicheremo
nell' apposito spazio
..... continua in Cambogia
Viaggiate con i mezzi pubblici quanto e più potete; avrete la possibilità di
organizzare decine di itinerari in questo meraviglioso paese ma
indipendentemente da cosa visiterete, sarà il contatto con questa
popolazione, tra le più accoglienti della terra, che renderà il vostro viaggio
indimenticabile.
Il viaggio che segue è stato fatto a settembre 2014 da una normale
famiglia composta dai genitori e due figli, l'itinerario.
Poichè prevedeva anche la visita della Cambogia, giocoforza, sono state
tralasciate località vietnamite di sicuro interesse, quali le montaghe di SA PA,
la Zona Demilitarizzata, My Lai - My Son e la costa di Nha Trang.
1 GIORNO HANOI
La città vecchia è tutta intorno al lago Hoan Kiem. Nel XIII secolo, 36
corporazioni di mercanti si stabilirono in questa zona. Oggi le 36 strade sono
dedicate, ciascuna, ad un tipo particolare di prodotto (Abbigliamento, Ferro,
Bambù, Colori ecc.). Il Centro è disseminato da ristorantini di
strada dove si può gustare il famoso Pho e sorseggiare una fresca Bia Hoi.
E' consigliato passare almeno un paio di giorni ad Hanoi, uno da dedicare alla
città vecchia e l'altro per visitare gli innumerevoli musei, tenete presente che
alcuni di essi, come il Mausoleo di Ho Chi Minh, sono aperti solo al mattino.
Si raccomanda di pernottare nella città vecchia.
2/3 GIORNO HALONG BAY
In tutti gli Hotel di Hanoi è possibile acquistare una mini- crociera nella
Baia di Halong. I pullman per Bay Chai partono alle 8 del mattino (vi vengono
a prendere direttamente in albergo) con arrivo per l'ora di pranzo.
Le crociere variano da 1 a 3 giorni, oppure potete optare per
prendere il traghettino per l'isola di Cat Ba e poi organizzare con pescatori
locali la vostra "crociera". Tutto dipende dal tempo a vostra disposizione.
Noi abbiamo optato per una crociera di due giorni di costo intermedio su una
Giunca con circa una ventina di ospiti.
Siamo rimasti soddisfatti sia per il programma che per l'ottimo e abbondante cibo.
Le attività sono simili in tutte le crociere e prevedono la navigazione tra le isole, l'utilizzo delle canoe, nuoto, salita a Tip Top Island da dove si ha una bellissima vista sulla baia, visita alle grotte, pesca notturna ai totani, piccolo corso di cucina.
Per il primo pomeriggio del secondo giorno di crociera si ritorna a Bay Chai e si riprende il pullman per Hanoi.
Da Hanoi, sempre con l'aiuto del portiere dell'albergo, abbiamo preso un pullmann che in 2,5 ore ci ha portato a Nin Binh.
4.GIORNO NIN BINH
Abbiamo pernottato al Kinh Do Hotel, lo staff è veramente incredibile, la sera precedente, il direttore, ci è venuto a prendere alla stazione dei bus. In Hotel abbiamo deciso il programma per il giorno dopo. E' un'ottima idea farsi accompagnare da una guida, risparmierete tempo e potrete vedere paesaggi o mangiare in ristorantini difficilmente individuabili.
Di sicuro interesse è la visita alla pagoda Bich Dong, un sistema di tempi rupestri su cui aleggia un'atmosfera surreale.
Il luogo più famoso nei dintorni di Nin Binh è senza dubbio Tam Coc. Dal Villaggio di Van Lam, potete noleggiare un sampan che, per due ore vi condurrà, sul fiume, attraverso un paesaggio di pace idilliaca.
E' consigliato pernottare a Nin Binhper visitare Tam Coc nel primo mattino, prima che arrivino i pullmann da Hanoi con il loro carico di turisti
Finito il giro in sampan, recatevi alla vicina grotta di Mua da dove, una ripida scalinata di 450 scalini vi porterà all'altare dedicato a Quam Am Da qui, la vista su Tam Coc è semplicemente mozzafiato.
Nelle vicinanze di Tam Coc è interessante visitare Hoa Lu, antica capitale del Vietnam. La cittadella è andata distrutta ma sono rimasti i due principali templi. Una piccola salita di 20 minuti vi porterà all'altare dedicato all'imperatore Dinh Tien Hoang. Incontrerete sicuramente qualche anziana del posto che, per pochi dong, vi inviterà a partecipare ad un rito Buddista.
Interessante è anche la visitaChau Bai Dinh, un immenso complesso di templi Buddisti, di nuova costruzione, posto a cavallo di una collina.
Dopo l'intensa giornata torniamo in hotel a recuperare i bagaglie alle 21.00 siamo in stazione.
Il Reunification Express ci aspetta per condurci a Hué.
5. GIORNO HUE'
Huè, una delle antiche capitali del Vietnam, è una cittadina graziosa adagiata sulle sponde del Fiume dei Profumi.
Di sicuro interesse è la visita alla Cittadella Imperiale che è stata dichiarata patrimonio dell'umanità dall' Unesco nel 1993 e, nei dintorni, le Tombe Imperiali.
6/7 GIORNO HOI HAN
Da Huè, la mattina, prende il bus di linea che, in circa 3 ore vi porterà ad Hoi An.
Hoi An è un gioiellino. Noleggiate una biciclietta o un motorino e inoltratevi nella campagna e perdetevi tra le risaie.
Il Vietnam rurale è una meraviglia! andate sulla spiaggia e gustate dell'ottimo pesce in uno degli innumerevoli ristorantini e poi bighellonate per le stradine, della città.
8/9 GIORNO HO CHI MINH CITY
Sarete totalmente sopraffatti dal caldo afoso, dal rombo e dal caos.
Saigon è invasa da migliaia di motociclette, biciclette, risciò e trabiccoli di ogni genere .
Fatevi trascinare dalla sua vivace vita notturna, godetevi i suoi locali, gustate il suo ottimo cibo e ammirate il suo patrimonio storico.
Non perdetevi il Museo dei Residuati Bellici (già Museo dei Crimini di Guerra) e il Palazzo della Riunificazione.
Ad una trentina di km da Saigon, si estende la rete di gallerie di Cu Chi, circa 250 km di tunnel che resero possibili le comunicazioni tra i Vietcong durante la guerra del Vietnam.
Una visita dentro i tunnel è un'esperienza da non perdere .... se non siete troppo "in carne" !!!
10/11 GIORNO CAN THO - DELTA DEL MEKONG
Dalla Mien Tay station di Saigon, partono i bus (Puong Trang) per Can Tho, il viaggio dura circa 4/5 ore.
Arrivati a Can Tho andate sul lungo fiume dove potrete concordare la gita sul Mekong per il
giorno dopo.
Optate, assolutamente, per una barca piccola (4 persone al max); le barche più grandi
potranno andare solamente al mercato principale, e non ai mercati più piccoli ed
interessanti.
Inoltre potrete risalire il Mekong verso Can Tho, utilizzando i canali secondari; chiedete la
possibilità di visitare una fabbrica artigianale di spaghetti di riso e magari mangiate e
rilassatevi presso una Home Stay.
UN ITINERARIO
7 cose che non sapevo del Vietnam
Più che 7 cose potrei scriverci un libro su ciò che non sapevo del Vietnam, ma qui vi lascio quelle che per curiosità e particolarità mi hanno lasciato letteralmente a bocca aperta.
Scritto da: Stefania Pozzi
2015/02/05 8:42 AM
Più che 7 cose potrei scriverci un libro su ciò che non sapevo del Vietnam, ma qui vi lascio quelle che per curiosità e particolarità mi hanno lasciato letteralmente a bocca aperta.
Culto degli antenati
Soprattutto a sud del Vietnam, andando in giro qua e là per campi e risaie,
vi capiterà di trovare delle tombe sparse a piccoli gruppetti, quasi mai
veri e propri cimiteri.
Qui, indipendentemente dalla religione (che ammetto,in Vietnam
è un discorso assai complicato) si osserva il culto degli antenati.
Ovvero, ogni famiglia usa seppellire i propri antenati davanti alle
proprie abitazioni in modo che gli spiriti possano trovare la strada di casa.
Tombe vietnamite degli antenati
Così, passeggiando, vedrete tutte queste tombe in mezzo alle risaie,
o in un angolino nelle vicinanze delle abitazioni.
Si tratta di strutture in marmo o in pietra in base a quando
è avvenuta la sepoltura. Curiosità della curiosità è che i vietnamiti
non usino pregare sulla tomba, infatti questa non viene curata come
qui da noi, o pulita dalle sterpaglie, anche perché si dice che agli
spiriti non piaccia la luce. Gli antenati vengono ricordati in casa,
luogo sacro dove esiste un vero e proprio altare degli antenati:
un enorme mobile in legno antico con le foto dei defunti e qualche
offerta.
L’altare degli antenati è la parte più importante dell’abitazione.
Un’abitazione vietnamita e l’altare degli antenati
Religiosi non dichiarati
Leggendo qua e là sulle guide, prima di partire, avevo appreso che in
Vietnam circa il 20% della popolazione segue una religione. Soltanto?
In effetti devo ammettere che potendo fare il confronto con la Thailandia,
non è che in Vietnam si vedano ovunque altarini e offerte, fiori ed incenso.
Non ci sono ovunque Buddha sdraiati, in piedi, seduti e nelle millemila
posizioni di preghiera.
Non tanto quanto in Thailandia, no.
Vietnamiti in preghiera
Bimba in preghiera
Pur non essendomi ancora fatta un’idea precisa di come vada in Vietnam
il rapporto con la religione, mi è stato detto da vietnamiti che esistono dei
religiosi non dichiarati. Ovvero coloro che osservano una religione ma che
dichiarano di essere atei per non incorrere in provvedimenti governativi.
A dire il vero non ho ben capito il perché di questo numero oscuro,
le spiegazioni fornitemi sono state talvolta fumose e la diversità di lingua è
stata spesso un limite nella comprensione di tali meccanismi.
Mi piacerebbe saperne di più, se qualcuno ne fosse al corrente mi
piacerebbe che lo spiegasse nei commenti.
La raccolta del riso
Ogni zona in Vietnam ha le sue regole, ad esempio quello che non sapevo è
che in alcune zone del Vietnam la raccolta del riso avviene due volte l’anno,
in altre addirittura tre in base al clima. Ovviamente noi siamo capitati
nel periodo più lofio, in cui tutto il riso è già stato raccolto e in cui le risaie
sono vuote, secche e i lavoratori sono intenti a pulire il terreno dalle zolle
ormai marce. Per questo, ahimè, non ho potuto godere di scenari da
depliant,quelli in cui il verde acceso dei campi abbaglia gli occhi
e finisce là solodove iniziano il cielo e le montagne.
Donna vietnamita nelle risaie
Raccoglitrice di riso in Vietnam
Ma lasciatemi dire che tutti questi omini intenti a sbrigare le loro faccende,
vedere i loro piedi ammollo per tutta la giornata, con i famosi cappelli a
cono,mi hanno stregato. Giravo in bicicletta con la GoPro attaccata al
manubrio ela fotocamera appesa al collo, del tutto fuori luogo ma davvero
contenta diessere parte di un quadro mai visto, che neanche il miglior
pittore al mondoavrebbe potuto riprodurre in tutta la sua realtà.
I famosi cappelli a cono e le risaie
Una cena senza bere
In Vietnam mi è capitato di essere ospite a casa di persone e di sedermia tavola con loro, in questo modo ho potuto osservare meglio le usanze legate al cibo e alla convivialità dei pasti.Tra le cose che mi hanno colpita c’è di sicuro il fatto che durante pranzi
e cene ci si limiti a mangiare – cose buonissime ma anche abbastanza piccantine – senza bere neanche un bicchiere di acqua o di the. Il risultato, almeno per noi occidentali, è stato distruttivo: lingua felpata
e gola in fiamme. Solo alla fine del pasto, dopo aver sparecchiato, ci è stato portato un
bicchiere di acqua gelata (con ancora il ghiaccio dentro). Quando ho potuto riapprezzare il fatto di avere una lingua e delle labbra ho potuto finalmente chiedere perché, e mi è stato detto che non è loro usanza bere a tavola, primo perché solitamente come pietanza c’è sempre qualcosa di brodoso e secondo perché l’acqua gonfia. Inoltre è molto difficile che atavola si parli troppo, la motivazione è sempre dovuta al gonfiore che provocherebbe l’aria che entra nello stomaco.
L’ora del the conviviale
Anche qui in Vietnam adorano il the, lo servono in minuscole tazzine
senza manico in porcellana bianca decorata con ghirigori azzurri.
Al centro del tavolo viene posta una teiera custodita in un curioso
termos ricavato da una noce di cocco.
Il the, che il più delle volte ho notato avere un retrogusto floreale,
tipo gelsomino, viene accompagnato da frutta o dolcetti gustosi.
Termos vietnamita :)
il the non è bevuto per sete e per i vietnamiti è strano vedere noi occidentali
prendere una tazza e scolarsela a mo di chupito. Per loro il the è un importante
intermezzo volto a favorire la convivialità. L’infuso va bevuto a piccolissimi
sorsi, facendolo scendere in gola solo dopo averlo trattenuto un po
lungo il palato. Solo così si potranno apprezzare tutte e quante le proprietà
di questo infuso.
Motorini
Vi siete mai chiesti perché il Vietnam è pieno di motorini?
Il perché dei motorini in Vietnam
Impossibile non chiederselo, soprattutto se avete rischiato la pelle
attraversando un qualunque incrocio trafficato di un’arteria di
Ho CHi Min o Hanoi.
In Vietnam quasi tutti posseggono un motorino sul quale trasportano
davvero di tutto (non abbiate fretta, avrò modo di farvi capire cosa
intendo per tutto).Concentrandomi sul perché è non sul cosa, quello che ho
saputo facendo qualche domanda è che avere un’auto in Vietnam è molto,
ma molto più costoso che in Italia.
Questo perché il governo tassa incredibilmente questi beni, una cosa tipo
il 200%. Dopo aver avuto questa informazione ho capito quanto sia più
semplice acquistare un motorino piuttosto che una macchina. E tutto mi è
sembrato più normale, anche il traffico diabolico di Hanoi!
Criminalità zero
In Vietnam ho visto zone davvero povere, sia concentrate in grosse metropoli che in paesini sperduti in mezzo alla campagna. La gente passa le proprie giornata per strada e la confusione è davvero innegabile. Eppure non ho mai percepito il pericolo di essere scippata, non sono mai stata avvicinata con intenzioni losche.
Ad Ho Chi Minh ho visto donne fare palestra all’aperto in angoli bui di strade “poco” trafficate. In Vietnam alcuni macchinari che noi troviamo solo in costose palestre sono disponibili nei parchi.
Al sud del Vietnam ho visto poi case lasciate totalmente aperte, con tele accesa anche se nessuno sta guardando. La nostra guida ci ha spiegato che spesso i vietnamiti del sud tengono in casa l’oro, dedicano la loro vita al lavoro e al risparmio. Iniziano con il vivere in umilissime case, senza pavimento, molto simili a baracche per poi costruirsi la casa dei propri sogni.
Il fatto di tenere la televisione accesa, posizionata volontariamente proprio di fronte alla porta d’ingresso starebbe ad indicare la loro ricchezza. Inoltre qui tutti sanno che in casa viene tenuto l’oro, ma le porte non vengono chiuse e nessuno osa entrare nelle abitazioni altrui per rubare.
Saluto con il bacio
Ho tenuto per ultima questa curiosità perché è anche quella che più in assoluto mi ha fatto letteralmente piegare dal ridere.
Sappiate che in Vietnam non ci si saluta con i bacini guancia a guancia, soprattutto fra uomini e donne appena conosciuti è pressoché impensabile.
Va bene, potevamo immaginarcelo. Paese che vai, usanza che trovi.
Succede però che ad Hanoi, la prima sera di nostra permanenza in Vietnam, incontriamo la ragazza di Asiatica con la quale abbiamo preso contatti prima di partire.
Posso tranquillamente affermare che lei è abbastanza abituata alle nostre usanze, avendo fatto Erasmus a Napoli, però quando a fine serata abbiamo salutato lei e le amiche, Valerio si è lasciato scappare i tre bacini, con il risultato che una di queste ha sfregato il naso sulla sua guancia.
Vi lascio immaginare l’imbarazzo!
Ho scoperto solo giorni dopo che qui usa così, sfregare guancia e naso, e lo si fa soprattutto fra anziani e fra parenti!
L'Associazione Italia Vietnam, ringrazia Stefania Pozzi.





